spasmodica di posizioni di potere, dal momento che questo regala solitamente schiere di sottomessi adulatori. Tra i sintomi più nascosti molti specialisti menzionano una fragilità di fondo, insicurezza e un’identità incerta dovuta alla “sordità” nei confronti del punto di vista altrui (veri elefanti invisibili). Tutti i manuali consigliano una psicoterapia, ma qui sorge un ostacolo enorme: per seguire con profitto una qualsiasi psicoterapia occorre che il soggetto ne senta il bisogno, riconoscendo in tal modo di avere un problema fonte di disagio psichico. Ma per i soggetti-Narcisi è impossibile riconoscere di avere un problema; per loro l’inferno sono sempre gli altri, come amava dire Jean-Paul Sartre. Narcisismo malsano: ingrediente di base del potere? La percezione del proprio essere come figura grandiosa e degna di incondizionata ammirazione ha attuali società sono considerati portatori di disturbi mentali della personalità. Questi si manifestano soprattutto attraverso una serie di indizi comportamentali ben visibili. I principali sono: • Grandioso senso di superiorità e idealizzazione della propria immagine. Ne deriva la conseguente incapacità di vedere e amare le persone vere, portatrici fatalmente di lacune e imperfezioni • Fantasie smodate di successo e di gloria in tutti i campi, e tendenza alla fuga dalla realtà • Bisogno costante di ammirazione, il che implica una costante malsana “dipendenza” dalle attenzioni e lodi altrui in ogni momento della giornata • Assenza totale di tolleranza nei riguardi delle critiche, con conseguenti reazioni eccessive anche di fronte a ragionevoli giudizi espressi con finalità palesemente costruttive • Difficoltà nel relazionarsi alla pari con il prossimo e ricerca certamente caratterizzato molti personaggi che popolano i nostri libri di storia. A titolo di illustrazione, Giulio Cesare, Carlo Magno, Federico II, Napoleone avevano senza dubbio una grandiosa immagine di sé. Vista l’entità delle loro imprese guerriere e delle impronte lasciate nell’esercizio del potere (nel bene e nel male…) non stupisce che essi avessero uno smisurato senso di superiorità. Inoltre, i monarchi convinti di regnare per diritto divino erano alla loro epoca per definizione esseri eccezionali giacché Dio stesso li aveva preposti a tale missione. Possiamo ricordare in tale gruppo Luigi XIV Re Sole, Enrico VIII, nonché Elisabetta I e Maria Teresa d’Austria. A questo punto si impone una domanda: tutti i potenti tendono prima o poi a diventare fatalmente portatori di sintomi di un narcisismo malsano e pericoloso? Mi vien da dire: assolutamente NO! Certo, l’essere a capo di una nazione o di una grande multinazionale può generare sentimenti di orgoglio e tratti di superbia, ma le figure che hanno lasciato un’indelebile impronta positiva nella storia avevano potenti antidoti contro il virus del narcisismo malsano, come: coraggio, lungimiranza, e soprattutto rispetto per i “sudditi” e senso di responsabilità! In tempi di democrazia, spiccano allora figure come de Gaulle oppure Churchill, ma anche de Gasperi. Governanti che hanno passato il severo esame della storia come individui capaci di servire il proprio paese in periodi drammatici. Ne avranno ricavato un’immagine grandiosa di sé? Forse, ma non è sicuro. Ciò che è sicuro invece è che il virus malsano e socialmente La storia di Narciso è legata a quella della leggiadra e in origine assai loquace ninfa dei monti, Eco. Creatura doppiamente sfortunata. La Rivista Elefante invisibile* La Rivista · Ottobre - Dicembre 2025 38
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