Alles klar, Herr Kommissar? “L’italiano è una lingua così musicale!”, continuano a dirmi con grande entusiasmo, anche gli studenti che, nonostante gli anni passati sui manuali, non hanno mai imparato l’uso del congiuntivo o delle frasi ipotetiche. Ah, se bastasse una bella canzone per capire queste cose! Beh, nemmeno Eros Ramazzotti è in grado di aiutarmi in questi casi. L’impatto positivo delle canzoni italiane nella cultura di lingua tedesca è stato importante per favorire l’integrazione degli italiani in Svizzera, Germania e Austria. All’inizio c’erano Nicola Di Bari, Peppino di Capri, Caterina Valente, Adamo, Dalida o Rocco Granata che accompagnavano i viaggi dei vacanzieri e degli emigranti tra le Alpi e il mare. La canzone Marina è ancora oggi un tormentone che viene riproposto regolarmente nelle feste paesane da gruppi folcloristici della Foresta Nera, dell’Emmental o del Vorarlberg. Poi sono arrivati gli altri, sempre con testi pieni di parole come amore e cuore, due ingredienti fondamentali per creare i sentimenti giusti. Ecco, gran parte del lessico di base dei miei corsisti deriva proprio da questo tipo di canzoni, oltre naturalmente che dal cibo. Del resto, anch’io fin dall’adolescenza ho costruito il mio lessico in inglese ascoltando musica britannica e americana, senza l’aiuto degli insegnanti, ma con un semplice vocabolario bilingue. Should I stay or should I go? era diventato un tormentone che ripetevo spesso prima di andare a scuola, soprattutto quando c’erano interrogazioni orali o prove scritte. E le prime parole in tedesco le ho imparate ascoltando i pochi brani conosciuti anche in Italia come 99 Luftballons di Nena oppure Der Kommissar di Falco. Un giorno, spazientito dai soliti controlli alla frontiera del Brennero che un tempo, prima dell’entrata in vigore del trattato di Schengen e della conseguente libera circolazione europea, facevano i funzionari austriaci solo agli automobilisti con targa italiana, mentre gli altri passavano senza problemi, chiesi al solerte doganiere, che non aveva trovato nulla di illegale nella mia macchina, alles klar, Herr Kommissar?, intonando il ritornello del suo connazionale viennese. Mi fece passare, ma ricordo ancora il suo sguardo pieno di rancore misto a una visibile delusione per non potermi respingere. Andante… ma non troppo La musica può aiutare effettivamente nell’apprendimento delle lingue e l’italiano, in questo, offre già in partenza una serie di termini specialistici conosciuti un po’ da tutte le persone che hanno una certa dimestichezza con le note musicali (per es. opera, allegro, andante, staccato, lento, forte, ecc.). I cantanti lirici stranieri studiano la nostra lingua per pronunciarla meglio e capire quello che devono intonare sui palcoscenici, anche se l’italiano del melodramma è pieno di parole antiche che quasi nessuno usa più. Certe melodie, inoltre, sono collegate con stati d’animo positivi o negativi che vengono espressi anche da un lessico rimasto impresso nella nostra mente in determinate situazioni della nostra vita. Ognuno di noi conosce, infatti, più o meno ancora memoria certe canzoni della propria Può sorprendere che le canzoni dei Ricchi e Poveri (qui nella composizione originale di parecchi anni fa) facciano ancora oggi da sottofondo in una sala d’attesa di un aeroporto internazionale. Eppure succede La Rivista · Ottobre - Dicembre 2025 49
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