La Rivista

go con queste figure, la poltrona dorata di Sitamun, figlia di Amenofi III, restituisce un’intimità sorprendente: un oggetto domestico, usato in vita e poi deposto come dono nella tomba dei nonni, testimonianza rara di affetto e continuità familiare. Un focus speciale è dedicato alla “Città d’Oro”, uno degli scavi più importanti degli ultimi decenni, che ha riportato alla luce un grande insediamento urbano risalente al regno di Amenhotep III e Akhenaton. I reperti rinvenuti raccontano la vita quotidiana degli artigiani a servizio dei regnanti e delle loro famiglie, rivelando dettagli senza precedenti sulle loro vite e usanze. Questa scoperta straordinaria offre una nuova e più intima prospettiva sulla società Egizia, mettendo in luce l’ingegno e l’abilità di chi ha contribuito alla costruzione dei grandi monumenti dell’antichità. Il mistero della regalità divina La mostra culmina nel mistero della regalità divina. Le statue e i rilievi che chiudono il percorso sono tra le espressioni più alte dell’arte faraonica: l’Hatshepsut inginocchiata in atto d’offerta, la diade di Thutmosi III con Amon, la Triade di Micerino, fino alla splendida maschera d’oro di Amenemope, dove il volto del re, levigato e perfetto, diventa icona di un corpo che appartiene ormai al divino. In chiusura, la Mensa Isiaca –concessa dal Museo Egizio di Torino – riannoda il filo simbolico che da Alessandria conduce a Roma, testimoniando l’antico legame spirituale e culturale tra i due mondi. Tra i punti salienti della mostra, vi sono numerosi reperti che arrivano in Italia per la prima volta, offrendo ai visitatori un'esperienza imperdidi straordinaria raffinatezza: amuleti, coppe e gioielli che, dopo tremila anni, conservano intatta la loro luce. Dalla magnificenza regale si entra nell’universo del rito e del passaggio, dove la morte è intesa come trasformazione. Il monumentale sarcofago di Tuya, madre della regina Tiye, domina una sezione dedicata alle pratiche funerarie e alla fede di rinascita. Attorno, le statuette shabti, i vasi canopi e un papiro del Libro dei Morti raccontano la precisione quasi scientifica con cui gli Egizi preparavano il viaggio nell’aldilà: un insieme di formule, immagini e strumenti per attraversare il mondo invisibile e rinascere alla luce di Ra. Il percorso si apre anche al volto umano della regalità. Le tombe dei nobili e dei funzionari, come quella di Sennefer, svelano la quotidianità del potere, la devozione e il senso del dovere di chi serviva il faraone come garante dell’ordine cosmico. In dialobile e unica. Tra questi la Triade di Micerino - faraone vissuto oltre 4.500 anni fa che si fece erigere una delle tre grandi piramidi di Giza - capolavoro scultoreo monumentale dell'Antico Regno, che raffigura il sovrano affiancato dalla dea Hathor e dalla divinità protettrice della regione tebana, una potente rappresentazione della connessione dei sovrani Egizi col divino. Il sarcofago d'oro della regina Ahhotep, un magnifico esempio di arte funeraria del Nuovo Regno, si distingue per la sua straordinaria raffinatezza esecutiva. Completamente ricoperto d'oro, riflette il rango della regina e la sua connessione col mondo divino. Appartenente alla regina vi è poi la leggendaria Collana delle Mosche d'Oro della regina Ahhotep, attributo onorifico militare riservato ai più grandi guerrieri d'Egitto. Questo simbolo di eroismo e coraggio testimonia il ruolo cruciale della sovrana nel preservare la stabilità del regno durante un'epoca decisiva della storia Egizia. Un altro capolavoro è la maschera funeraria d'oro di Amenemope, straordinaria realizzazione dell'oreficeria Egizia che incarna il concetto di immortalità regale attraverso la sua raffinata realizzazione e l'uso dell'oro, metallo sacro alla divinità solare. Ugualmente straordinario è il sarcofago d'oro di Thuya, nonna del grande faraone Akhenaton, le cui decorazioni intricate e le iscrizioni geroglifiche accompagnano il suo viaggio nell'aldilà. Un altro straordinario reperto esposto è la copertura funeraria d'oro del faraone Psusennes I, una delle reliquie più affascinanti del Terzo Periodo Intermedio, finemente decorata con simboli sacri Akhenaton e la famiglia in adorazione del Dio Aten La Rivista · Ottobre - Dicembre 2025 52

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