A tavola La dieta degli antichi Egizi era ricca e variata. Gli alimenti base erano pane e birra, ricavati dal frumento e dall’orzo. Negli orti si coltivavano lattuga, cipolle, porri, aglio e legumi ed erano disponibili diverse varietà di frutti, tra cui giuggiole (piccole e rotonde, dal gusto simile alla mela), prugne, noci dum, fichi del sicomoro, datteri e uva, che venivano anche usati per fare il vino. Il pesce costituiva un alimento importante per tutti gli strati della popolazione, era consumato fresco o essiccato e salato per poterlo conservare. Gli animali addomesticati e selvatici erano tenuti in recinti, nutriti, accuditi, fatti riprodurre e poi consumati; la carne era destinata per lo più all’élite e a coloro che lavoravano per il re. Gli Egizi mangiavano pecore, capre e maiali (benché questi ultimi fossero considerati di basso rango) e bevevano il latte, da cui ricavavano anche yogurt e formaggio. Apprezzavano inoltre le uova e la carne di diversi volatili, per lo più anatre e oche, che catturavano negli acquitrini o allevavano, ma anche uccelli esotici come gru e struzzi. Cronologia Tracce di primi insediamenti nel deserto, nella valle e nel delta del Nilo risalgono a 10'000 a.C. Le prime culture erano probabilmente di carattere nomade, mentre dal 6100 a.C. abbiamo tracce di insediamenti fissi a Tasa nel Medio Egitto (area geografica a metà strada tra il Basso e l’Alto Egitto, cultura Badari A e B), nel Delta a Merimde (5200 a.C), nel Fayum (5300 a.C). Nell’Alto Egitto si è sviluppata la famosa cultura detta Naqada, con necropoli e straordinari manufatti, che segnò l'inizio dell'eragionevolmente benestanti e in molti casi sapevano leggere e scrivere. Alla base della piramide sociale stavano le masse dei contadini analfabeti, che coltivavano i campi e fornivano la manodopera per combattere guerre, cavare pietre e costruire ville, palazzi, templi e sepolcri. Dalle fonti risulta che gli antichi Egizi non erano poi tanto diversi da noi: professionisti brillanti, affettuosi padri di famiglia e madri premurose convivevano con piccoli delinquenti, traditori e ladri. I giovani volevano innamorarsi, sposarsi, crescere figli e, andando avanti con l’età, avere i mezzi per costruirsi una tomba. Qualcuno era contento della propria vita, qualcun altro ambizioso o invidioso dei suoi vicini. Rispetto a gran parte del mondo antico, le donne godevano di una condizione piuttosto buona, avevano gli stessi diritti degli uomini, ad esempio, avevano diritto di proprietà e di rappresentanza in tribunale. voluzione storica e sociale della valle del Nilo. Si presume che verso il 3100 a.C. il primo sovrano di cui conosciamo il nome, Narmer Menes, abbia unito l’Alto con il Basso Egitto, creando uno stato unitario chiamato Kemet, "terra nera", un riferimento al fertile limo del Nilo. Per gli egittologi i testi di Manetone, storico e sacerdote vissuto in epoca tolemaica, all'inizio del III secolo a.C., ritenuto l'autore degli Aegyptiaca (gr. Αἰγυπτιακά) o Storia dell'Egitto, su commissione di Tolomeo II Filadelfo, sono un’opera di primario interesse per le informazioni che fornisce sulla cronologia dei regni degli antichi faraoni. Nei tre libri che costituivano l’opera, lo studioso ha suddiviso i sovrani per dinastie. Con il termine "dinastia" - in greco "potere di governo" - intendeva un gruppo di sovrani con la medesima origine. Negli Aegyptiaca, la sovrastruttura della suddivisione genealogico/dinastica forniva la base alla narrazione vera e propria delle vite dei faraoni. Sia quest’opera che rilevamenti dell’egittologia moderna portano alla seguente cronologia (attenzione: la datazione fino al Nuovo Regno è – per mancanza di fonti – incerta, potrebbe slittare nel più e nel meno): Periodo Predinastico: 3900 a.C-3000 a.C. Periodo Protodinastico: 3000 a.C.- 2686 a.C., dinastie: I - II Antico Regno: 2700 a.C.-2160 a.C., dinastie: III – VI, costruzione delle piramidi, eterni sepolcri per i faraoni (v. mostra: Triade di Menkaure/Micerino, Hathor e la personificazione della seconda provincia del Basso Egitto chepesh) Primo periodo intermedio: 2160 a.C.- Pendente col volto di Hathor La Rivista · Ottobre - Dicembre 2025 56
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