La Rivista

Comano resterebbe ben poco dell’apparato di servizio pubblico radiotelevisivo e mediale come lo conosciamo oggi – altrettanto chiaramente la Direttrice Susanne Wille ha mostrato l’orizzonte a cui mira il nuovo processo di trasformazione aziendale Enavant: Le notizie e le storie devono nascere dove si verificano. Non possiamo volere una Svizzera in cui le notizie dalla Svizzera italiana vengono prodotte a Zurigo. Non vogliamo tornare indietro al 1988, quando era proprio così. Appare evidente da queste parole l’intento da parte della SRG SSR di non voler rinunciare – in nessun caso - alla ripartizione della chiave elvetica e al radicamento del servizio pubblico nelle regioni, scopo – ha chiosato la Direttrice – che di certo non persegue l’iniziativa popolare. Gli schieramenti a confronto Appurata la difficile situazione e l’orizzonte di cambiamento, l’incontro ha dato spazio anche alle due vulgate sull’iniziativa che, grazie anche alla moderazione del già Responsabile dell’informazione RSI Michele Fazioli, si sono potute esprimere in libertà con un confronto franco, talvolta acceso ma sempre nel rispetto delle parti. La voce dei favorevoli all’iniziativa – portata avanti dalla Granconsigliera ticinese Raide Bassi e dal Consigliere nazionale ticinese Paolo Pamini – ha fatto leva sul risparmio economico dell’iniziativa, sostenendo a più riprese quanto in fondo questo taglio permetta “semplicemente” di ridimensionare un’azienda oggi troppo grande. Dall’altro lato del tavolo è stato compito dei Consiglieri nazionali ticinesi Greta Gysin e Alex Farinelli evidenziare invece gli effetti nascosti di questi tagli sia per la piazza mediatica elvetica, così come per tutte le aziende che collaborano con la RSI e che portano un indotto economico notevole alla Svizzera italiana. Nello specifico Farinelli ha evidenziato come di fronte a un’insoddisfazione di un servizio pubblico radiotelevisivo perfettibile – e quale non lo sarebbe? – si può reagire in due modi: togliendo le risorse o interfacciandosi con l’azienda per un suo miglioramento. Una delle due soluzioni sembra avere sicuramente più a cuore il futuro del servizio pubblico rispetto all’altra. L’incontro si è poi concluso con gli interventi di tre personalità che – seppur in modi diversi – hanno voluto esprimere la loro vicinanza e testimoniare il valore del servizio pubblico per il nostro Paese: il già Presidente della SSR. CORSI Luigi Pedrazzini, il Direttore delle squadre nazionali maschili di calcio Pierluigi Tami e il regista e coreografo Daniele Finzi Pasca. È apparso chiaro quanto di fronte alla volontà di una semplice “ricalibratura” del costo del canone, verranno meno compiti e obiettivi politici, culturali e sociali che in Svizzera ha sempre assolto il servizio pubblico e che, con un sì alle urne, verrebbe delegato a gruppi internazionali poco desiderosi di fare il bene degli svizzeri e della Svizzera. *Responsabile dei contenuti editoriali SSR.CORSI Un folto pubblico era presente nell’aula magna dell’USI all’incontro intitolato Il prezzo nascosto del taglio del canone La Rivista · Ottobre - Dicembre 2025 71

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