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La Rivista Musica e spettacoli A tre anni dalla scomparsa di Vittorio De Scalzi, i New Trolls, importante gruppo del panorama musicale italiano, si sono esibiti il 22 novembre 2025 in occasione delle Christmas Sessions. Gianni Belleno, batterista, e Nico Di Palo, cantante e tastierista, entrambi membri storici della band, in quest'intervista ci accompagnano in un viaggio tra i momenti salienti della crescita del gruppo. NEW TROLLS I PIONIERI DEL PROG ROCK Nico e Gianni, ci troviamo qui in Svizzera, a Bienne. Tra un attimo vi avvierete sul palco. Come vi sentite. Nico Di Palo (NDP): Bene. Siamo pronti! I New Trolls sono dei viaggiatori e si trovano bene dappertutto. NDP: Sì, giriamo molto e abbiamo visto tanti paesi. Sappiamo bene che ogni paese ha le sue usanze e le proprie particolarità. Andando da paese a paese si diventa flessibili. C'è un paese che stimate in particolar modo? NDP: Il Giappone mi ha impressionato molto, per via della tecnologia che si incontra nella quotidianità. I Giapponesi sono all'avanguardia. Lo siete anche voi: i New Trolls sono un gruppo decisamente fuori dagli schemi, che ha attraversato l'epoca d'oro del rock progressivo, o meglio, il prog, restando sempre fedele al proprio stile, se consideriamo gli esordi, e il celebre progetto Concerto Grosso. Che ricordo avete di quei tempi? Gianni Belleno (GB): Abbiamo iniziato nel 1967, e nel 1968 abbiamo prodotto l'album Senza Orario, Senza Bandiera che è stato un grandissimo successo. Poi, anche partecipando ai Festival di Sanremo, ci siamo affinati e col tempo siamo migliorati. Avete collaborato anche con Fabrizio De André. Gianni Belleno: Sì, per l'album che ho appena citato: Senza Orario, Senza Bandiera. Poi, a fare le tournée, lo abbiamo convinto noi Fabrizio, che aveva come produttore Gianpiero Reverberi – che era anche il nostro. Come siete arrivati al concetto di Concerto Grosso? Gianni Belleno: Con il compositore Sergio Bardotti. All'epoca c'era il film La Vittima Designata, con le musiche del pianista e compositore Luis Bacalov, un amico di Sergio Bardotti. Dopo aver sentito musiche che Bacalov aveva iniziato a scrivere, si è posta la domanda: perché non provare a inserire anche un gruppo rock? Un gruppo che entra in questa melodia? Un'idea geniale. Abbiamo aggiunto le nostre cose da fare e in un quarto d'ora abbiamo inciso tutto su disco. È stato incredibile, il risultato sorprendente: un milione di dischi venduti appena il disco è uscito. NDP: Come ha detto Gianni, l'idea è stata di Bardotti che conosceva Bacalov. Noi eravamo un po' titubanti a suonare con grandi musicisti orchestrali, perché non avevamo niente in comune. Ma dico che nella vita si impara sempre, anche sbagliando. In fondo sei tu stesso a decidere se fare diventare le cose giuste o sbagliate. Sul lato A avete inciso quest'opera. Sul lato B invece ve la siete spassata andando sul prog. Gianni Belleno: Ti spiego il motivo: non avevamo canzoni pronte da poter mettere su un lato B. Ci siamo quindi inventati un venti minuti di di Salvatore Pinto (ha collaborato Luca D'Alessandro) La Rivista · Ottobre - Dicembre 2025 74

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